La Presa diretta delle polemiche

Puglisi e Malpezzi (Pd), nessun taglio e molti investimenti, M5S e Mussini (Misto), tagli brutali

Le dichiarazioni di oggi sul piano ‘Scuole Belle’ da parte del conduttore di Presa diretta Riccardo Iacona, come purtroppo è già accaduto con i dati forniti durante la puntata andata in onda ieri, rischiano di creare confusione su un tema che sta davvero a cuore alle famiglie italiane. E’ senz’altro vero infatti che il Governo ha affidato in parte alle stesse imprese che fanno le pulizie nelle scuole i lavori per le piccole opere di manutenzione previsti dal piano, ma lo ha fatto per offrire una opportunità di lavoro ai 12.000 Lavoratori Socialmente Utili che lo avevano perso. Questi lavoratori grazie anche a corsi di formazione ad hoc, hanno potuto essere utilmente reimpiegati invece di finire in cassa integrazione. Questo non è uno spreco. Salvaguardare posti di lavoro e provvedere alla sicurezza e manutenzione delle scuole è per il governo un titolo di merito“. Questa la precisazione della senatrice Francesca Puglisi, responsabile scuola del Pd, rispetto a quanto dichiarato da Riccardo Iacona in merito alla trasmissione di ieri di Presa diretta.

Per la prima volta dopo anni di tagli lineari si ricomincia a investire sulla scuola“, sottolinea a sua volta la deputata Pd Simona Malpezzi (commissione Cultura) giudicando “in malafede” il taglio che è stato dato alla puntata andata in onda a Presa Diretta dedicata alla Buona scuola.

Con il governo Renzi torna il segno ‘più’ davanti alla voce istruzione con un investimento di 3 miliardi per il personale docente, con potenziamento per l’alternanza scuola-lavoro e la formazione insegnanti. Non solo: abbiamo già investito 1 miliardo e 8 di euro – fa notare – per un grande piano di interventi per l’edilizia scolastica, senza contare le tre regioni coinvolte dal Piano Convergenza dove abbiamo aperto 7mila e 400 cantieri per un investimento di 1,6miliardi!. Si può essere d’accordo o meno sui contenuti del progetto – prosegue Malpezzi – ma non riconoscere l’inversione di tendenza rappresenta un pessimo esempio di informazione. A fine febbraio – conclude – il decreto chiarirà ogni dubbio, ma certo non cancellerà la brutta pagina di pseudo inchiesta scritta ieri da Presa Diretta”.

Di parere opposto Maria Mussini, senatrice del gruppo misto: “A Presa diretta va il merito di aver fatto davvero la radiografia dei mali che affliggono la scuola pubblica. Ma soprattutto di aver acceso i riflettori sulla proposta d’iniziativa popolare (Lip) ‘Per una buona scuola della Repubblica’, diventata nel frattempo un disegno di legge“.

Anche per i parlamentari M5S delle Commissioni Cultura di Camera e Senato “la fantomatica riforma della Buona Scuola di Renzi è solo un bluff, una clamorosa presa in giro nei confronti di insegnanti, studenti e famiglie. Il Movimento 5 Stelle ha già più volte detto che quelli del premier sono solo annunci che servono a coprire un’amara verità, cioè lo smantellamento della scuola pubblica italiana”.