Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

La popolazione scolastica aumenta ma gli alunni italiani sono sempre meno

Lentamente, di anno in anno, la popolazione scolastica nelle scuole statali tende ad aumentare di numero. Nel 1997 la popolazione scolastica, dall’infanzia alle superiori, sfiorava i 7 milioni e 600 unità, poi, dopo una piccola flessione, dal ’99, anche in coincidenza dell’innalzamento dell’obbligo scolastico, ha cominciato ad aumentare in modo costante (20-40 mila unità di incremento all’anno) fino ad arrivare quest’anno di poco sotto i 7 milioni e 682 mila.
Esattamente dal 1997 al 2004 vi è stata una variazione in aumento di 82.715 unità.
Ma l’aumento è, in un certo senso, “drogato”, perché senza presenza di alunni con nazionalità non italiana, vi sarebbe stato un decremento della popolazione scolastica.
Infatti, se dal complessivo numero di alunni, non si computa il numero degli alunni con nazionalità non italiana, risulta che gli alunni italiani nel 97/98 erano 7 milioni e 535 mila, diminuiti di anno in anno fino ad arrivare quest’anno a 7 milioni e 381 mila alunni italiani.
Gli italiani sono quindi diminuiti esattamente di 153.800 unità.
Insomma, se dal 97/98 al 2004/05 il dato assoluto di variazione della popolazione scolastica è stato di circa 82 mila unità in aumento, nel medesimo periodo la variazione della popolazione scolastica italiana è stata effettivamente di circa 154 mila unità in diminuzione.
Lo sbilanciamento è quindi di circa 236 mila unità, cioè l’aumento di alunni non italiani registrato nello stesso periodo nelle scuole statali.

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