Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

La partita di Milano/2. Il centro-destra rilancia sul federalismo

Sull’altro versante, la Lega rilancia le sue posizioni sulla competenza esclusiva delle Regioni in materia di istruzione, sanità e polizia locale, come se si trattasse di piccole patrie, ma buona parte del centro-destra condivide l’idea che lo Stato centrale non possa comunque “dare i 10 giorni” a un sindaco, come ha fatto il ministro Fioroni con la Moratti per il tramite del direttore generale dell’USR Lombardia Dominici.
Il retropensiero del centro-destra sembra quello che il governo centrale cerchi di legittimare in qualche modo la permanenza dei clandestini nelle città italiane facendo leva sul diritto all’istruzione dei loro figli, diritto che verrebbe meno se i genitori, a seguito del provvedimento di espulsione, fossero costretti a toglierli dalla scuola e a riportarli nel loro Paese di origine. Quindi, è il sospetto del centro-destra, in nome del diritto dei figli si cerca di regolarizzare, o quanto meno, stabilizzare la permanenza dei clandestini.
Quel che è certo è che comunque, da una parte e dall’altra, si dovrebbe evitare di strumentalizzare una vicenda dolorosa, che coinvolge il destino scolastico e sociale di bambini così piccoli e delle loro famiglie. Il diritto all’istruzione va garantito a tutti, ma anche il problema della regolarizzazione dei clandestini va correttamente affrontato. Sarebbe grave che l’Italia si dividesse in guelfi e ghibellini su una materia così delicata.

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