Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

La Padania: Moratti copia De Mauro. E fa male

Ma dove sta andando la riforma della scuola?” Se lo chiede “la Padania“, il giornale vicino alla Lega, che per la verità non mette in discussione l’impianto della riforma Moratti, ma torna con forza sulla questione degli allievi extracomunitari e delle “quote” che alcune scuole del Nord, d’accordo con i rispettivi CSA, avevano pensato di stabilire per evitare l’eccessiva concentrazione di studenti stranieri nelle classi.
Il Ministero, per voce del direttore generale per lo studente Moioli e dello stesso ministro Moratti, aveva immediatamente dichiarato illegittima l’iniziativa, che sembrava invece appoggiata dalla Lega, che la trovava “ragionevole“. Ma ora il giornale che ne rappresenta l’orientamento alza il tiro, chiede che prima di fare il loro ingresso nelle aule normali gli allievi stranieri seguano corsi di lingua italiana, e accusa il ministro Moratti di non aver modificato la “norma sperimental-rivoluzionaria introdotta dall’ex ministro della pubblica istruzione Tullio De Mauro” nel 1999, in base alla quale gli studenti stranieri hanno il diritto di iscriversi “come se avessero frequentato regolarmente e positivamente, anche ad anno scolastico inoltrato!“. E anche se non sanno una parola di italiano, protesta Luigi Gianola in un articolo che occupa quasi un’intera pagina.
In realtà la norma alla quale si riferisce l’articolista della Padania, che si trova nel DPR 31 agosto 1999, n. 394, attuativo del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, è stata adottata su proposta del presidente del Consiglio pro tempore, che era D’Alema, e di vari ministri, tra i quali anche quello dell’istruzione, che però non era De Mauro, ma Berlinguer. Il titolo esatto del DPR è “Regolamento recante norme di attuazione del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, a norma dell’articolo 1, comma 6, del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286”, emanato a sua volta in attuazione della legge n. 40/1998 riguardante l’immigrazione.
La Padania chiede in sostanza il ritorno alla legge n. 517 del 1977, che prevedeva prove di verifica da parte del Consiglio di classe prima di ammettere lo studente straniero in una classe. Ma certo quelli erano tempi lontani, nei quali il problema dell’immigrazione si poneva in termini diversi e assai meno drammatici. Non è guardando a soluzioni vecchie che si può sperare di risolvere problemi nuovi.

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