La Margherita di Rutelli e la scuola. Un dubbio

Nella sua relazione di apertura al congresso della Margherita, pubblicata integralmente sul quotidiano “Europa” di sabato 13 marzo, Francesco Rutelli non ha dedicato alcuno spazio a scuola, università, ricerca.
La cosa è singolare, considerata l’importanza che a questa area tematica è sempre stata data sia dalla componente ex democristiana della Margherita sia da quella prodiana, entrambe ben rappresentate nell’assemblea congressuale.

Che spiegazione dare di questa sorprendente omissione? Non quella della mancanza di tempo o di spazio, visto che la relazione di Rutelli si è occupata di politica estera, terrorismo, Europa, federalismo, economia, welfare, pensioni, giustizia. Temi sui quali il presidente uscente della Margherita ha espresso un punto di vista chiaro.

Il dubbio è che altrettanta chiarezza egli non avrebbe potuto esibirla anche in materia di politica educativa e della ricerca per non creare dissensi all’interno del triciclo, la cui ruota diessina ha assunto da qualche tempo in questo settore posizioni molto dure.
Per non prendere forse le distanze da Fassino, che sedeva davanti a lui nella sala congressuale, Rutelli ha preferito non dire nulla?