La mancanza di istruzione è una ferita aperta dell’umanità

 “La carenza di istruzione per la gioventù africana è una ferita aperta dell’umanità e la mancata volontà politica da parte della Comunità Internazionale e di molti Governi Africani sono gli ostacoli principali per il raggiungimento del Secondo Obiettivo del Millennio” ha dichiarato Luisa Morgantini, Vice Presidente del Parlamento Europeo, nel corso di un evento organizzato il 14 giugno al Parlamento Europeo di Bruxelles, in occasione della giornata internazionale della gioventù africana (16 giugno), cui hanno partecipato più di dieci Ambasciate Africane, diverse ONG, artisti come il musicista senegalese Baaba Maal, Ambasciatore del UNDP( Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo).

“Quasi 70 milioni di giovani africani non hanno accesso all’istruzione di base, inclusi 38 milioni di bambini tra i 6 e i 12 anni e oltre 30 milioni di analfabeti tra i 15 e i 24 anni. A questi vanno aggiunti i bambini “dimenticati”: bambini-soldato, schiavi, ragazzi di strada, orfani o servi che non hanno né famiglia né uno status civile. Questi rappresentano circa la metà del numero totale di giovani analfabeti nel mondo e questo dato, contrariamente a cio’ che succede nel resto del mondo, è in crescita”, ha affermato Jean-Jacques Schul, coordinatore dell’IDAY, piattaforma che raggruppa circa 200 organizzazioni, ognuna impegnata nella causa dell’istruzione dell’Africa Sub-sahariana, presentando il suo manifesto in sostegno del Secondo Obiettivo del Millennio, che vuole garantire l’accesso al ciclo completo di studi primari per tutti i ragazzi e le ragazze al mondo.

“Noi stessi- ha concluso Luisa Morgantini- in quanto rappresentanti della politica, della cultura e della società civile, abbiamo la responsabilità di sostenere i giovani africani, non solo perché in futuro saranno coloro che governeranno il continente, ma soprattutto perché sono già una delle parti più importanti della società di oggi. Per questo, la commemorazione della giornata internazionale della gioventù africana deve essere un’opportunità per ricordare a tutti i paesi la promessa di garantire l’istruzione primaria per tutti i bambini e le bambine, consentendo loro di vivere finalmente una vita dignitosa”.