Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

La maggiore densità di presenza dei disabili nel Lazio

L’incidenza di alunni disabili sul totale della popolazione scolastica, con riferimento alle scuole statali, non è omogenea in tutta Italia.
Rispetto alla media nazionale di 47,9 alunni ogni alunno disabile inserito (pari al 2,09% di alunni disabili sul totale degli alunni, e che corrisponde circa a un disabile ogni due classi) le situazioni regionali sono molto differenziate con scostamenti sensibili che vedono agli estremi il Lazio (rapporto più basso) e la Basilicata (rapporto più alto).
Il Lazio ha dunque l’incidenza più alta di alunni disabili rispetto all’intera popolazione scolastica dei vari ordini di scuola con 40,6 alunni ogni alunno disabile inserito, mentre, all’opposto, la Basilicata ha un rapporto di 68,6 alunni ogni disabile inserito.
Con rapporti inferiori alla media nazionale vi sono l’Abruzzo (43,5) e la Sicilia (43,6), seguite da quattro regioni del nord (Emilia, Liguria, Lombardia e Piemonte).
Complessivamente sono le Isole ad avere il rapporto più basso (45,1) rispetto alle altre aree geografiche.
Come mai il Lazio ha in proporzione molti più studenti disabili della Basilicata? Non è facile capire per quale ragione il rapporto tra popolazione scolastica nel suo complesso e numero di disabili inseriti non sia omogeneo sul territorio nazionale.
Probabilmente la diversa densità di alunni disabili sul territorio dipende anche dalla difformità di criteri nella individuazione e nella certificazione dell’handicap da parte delle istituzioni sanitarie.
Probabilmente il nuovo Regolamento per la certificazione dell’handicap ai fini dell’inserimento scolastico potrà servire a riequilibrare le situazioni operando un primo criterio di equità.
Il secondo corno di questo problema di equità e di riconoscimento dei diritti dei disabili alla piena integrazione è costituito dalla corrispondenza, più o meno “elastica”, dei posti di docente di sostegno da assicurare per l’integrazione.

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