Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

La lezione di Ciampi, maestro d’Italia

“Leggete la Costituzione. Commentatela con i vostri insegnanti. E’ un testo di cui andare orgogliosi come lo siamo del Tricolore e dell’inno di Mameli”. E’ questo l’invito rivolto agli studenti dal presidente Ciampi in occasione dell’ormai tradizionale incontro con gli studenti svoltosi a Roma, al Vittoriano, la mattina del 16 settembre 2003.
Dopo questa sollecitazione del presidente Ciampi, è possibile che l’educazione civica esca dal letargo nel quale è quasi sempre vissuta, e che il ministro Moratti, alla quale le parole del presidente sono sembrate indirettamente rivolte, assuma qualche iniziativa in merito. La stessa versione definitiva delle “Indicazioni nazionali” (capitolo “educazione alla convivenza civile”, che comprende anche l’”educazione alla cittadinanza”) potrebbe riservare maggiore spazio alla parte prima della Costituzione (art. 1-34), che nella versione corrente delle “Indicazioni” (www.istruzione.it) appare alquanto sacrificata e quasi marginalizzata rispetto all’ampio spazio riservato alle modifiche introdotte nella parte seconda con il nuovo titolo V.
Un’altra ricaduta della “lezione” del presidente potrebbe riguardare gli insegnanti: il loro compito, ha detto Ciampi, è “alto e nobile”, ed è “dovere di tutti (…) assicurare alla loro professione la centralità e il rispetto che merita”. Una delle voci del “piano programmatico di interventi finanziari” a sostegno della riforma, varato dal Consiglio dei ministri lo scorso 12 settembre 2003, riguarda proprio la “valorizzazione” della funzione docente: una formulazione che viene in genere interpretata come un’apertura verso la meritocrazia, ma che nella “filosofia” del maestro Ciampi acquisterebbe un significato diverso, più rivolto alla categoria nel suo insieme che ai singoli individui che la compongono. Si attendono le reazioni dei sindacati.

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