La giornata di protesta si apre con una ‘sveglia’ all’esecutivo

E’ cominciata davanti a Palazzo Chigi, all’alba, la giornata di protesta organizzata dagli studenti, che hanno dato il via alle manifestazioni organizzate in più di 90 piazze d’Italia: si è trattato di un vero e proprio blitz, in cui una rappresentanza della Rete degli studenti medi ha portato davanti alla sede dell’esecutivo le sveglie per dire simbolicamente “al Governo che la sua ora ormai è arrivata, questa generazione non vuole che si perda altro tempo“.

“‘L’Italia che conta  – proseguono gli studenti – oggi scenderà in piazza in tutto il Paese e domani a Roma con i lavoratori e le lavoratrici della Cgil, per dire che c’è un Paese che si è risvegliato da tempo e che non ha più intenzione di subire le politiche di questo Governo che continua a distruggere la scuola, l’università, la ricerca e il nostro futuro, continuando a far pesare la crisi soltanto sui più deboli e mantenendo intatti i privilegi di pochi“.

Scendiamo in piazza – spiegano i rappresentanti della Rete – perché crediamo, come detto da Steve Jobs, che ‘Chi è abbastanza pazzo da pensare di poter cambiare il mondo, è chi lo può cambiare‘”.