La diaria del Ministro e quella dei DS e degli insegnanti (che non c’è)

Sarà probabilmente la Corte dei Conti ad accertare se davvero ottanta delle 133 missioni effettuate dall’ex-ministro dell’istruzione, università e ricerca Marco Bussetti (Lega) non erano giustificate, come sostiene “Repubblica” in un dettagliato servizio, e se, pertanto, ha incassato illegittimamente oltre 25 mila euro nel corso dei sedici mesi passati al ministero dell’istruzione.

Toccherà all’attuale ministro Lorenzo Fioramonti rispondere alle interrogazioni parlamentari che esponenti dell’attuale maggioranza hanno annunciato sul caso e chiarire l’eventuale incompatibilità (come già richiesto) dell’ex-ministro riconfermato a capo dell’ufficio scolastico di Milano.

Dal servizio di Repubblica risulta che il ministro aveva diritto ad una diaria mensile di 3.500 euro (netti) quale rimborso forfettario delle spese di viaggio (nei sedici mesi di incarico Bussetti avrebbe quindi maturato diarie per 56.000 euro). Spiega il quotidiano che “se un viaggio pubblico viene pagato con i soldi della missione, la diaria personale non viene intaccata e può essere incassata per intero”. Essa si aggiunge quindi ai rimborsi per le missioni connesse all’incarico. Del resto è comprensibile che per le spese inerenti agli spostamenti di lavoro se ne faccia carico il datore di lavoro, anche quando è lo Stato. Come avviene di regola nel privato.

Questo è un dato interessante, al di là della questione aperta.

Si presta infatti ad un confronto ad esempio con le condizioni riconosciute ai dirigenti scolastici per i loro spostamenti soprattutto per la sede di reggenza (incarico obbligatorio) da raggiungere mediamente un centinaio di volte all’anno. Ricordiamo che i DS in media si occupano anche di 6 sedi scolastiche, non sempre dietro l’angolo. In alcuni casi le sedi da seguire sono anche molte di più e talvolta sparse su più comuni, anche in località di montagna o fuori mano.

Il dirigente pertanto si deve muovere più volte a settimana, e non solo per recarsi nelle sedi distaccate ma anche per esempio per impegni di servizio o per andare in Tribunale per i vari contenziosi che la scuola subisce, al posto dell’Avvocatura generale dello Stato. Decine e decine di uscite per servizio all’anno, effettuate quasi sempre – per motivi di tempo – con mezzo proprio, essendo al limite previsto il rimborso solo per l’utilizzo di mezzi pubblici.

Ma per loro nessuna diaria e nessun rimborso spese di viaggio. Come del resto per i docenti, ai quali da alcuni anni è stata anche tolta quella per i viaggi di istruzione.