La cordata bipartisan di Vittorio e Luisa

La scorsa settimana il Corriere della Sera ha riportato con grande evidenza la notizia che da otto mesi un “laboratorio di esperti trasversali” si propone di elaborare un progetto culturale capace di favorire una convergenza bipartisan sui principali aspetti della riforma del nostro sistema scolastico e formativo. Tra gli esperti figurano nomi di rilievo, da quello di Vittorio Campione, già responsabile scuola dei DS e segretario particolare dell’ex ministro Luigi Berlinguer, a quello di Giuseppe Bertagna, consulente del ministro Moratti per la riforma, a quello di Luisa Ribolzi, docente di sociologia dell’educazione a Genova e ideatrice di progetti di riforma sin dai tempi del ministro Lombardi.
La notizia ha causato reazioni contrastanti. L’ex ministro Berlinguer, in una piccata lettera al Corriere, ha precisato di non condividere l’articolo con il quale Campione e Ribolzi hanno spiegato il progetto.
Secondo Berlinguer esso “non avrà alcun effetto bipartisan”.
Il ministro Moratti, invece, secondo il Corriere “promuove il piano bipartisan per la scuola”. Cosa significa, che l’azione del governo comincerà ad essere più rispettosa delle istanze che arrivano dal Parlamento e dalla società civile? Che il disegno di legge Moratti si appresta ad essere modificato sulla base di accordi con la minoranza?
Niente affatto. Lo stesso Corriere precisa che il piano “non va confuso con la riforma all’esame del Senato” ma va visto in prospettiva.
Peccato, perché il Parlamento è il luogo che più di tutti si presterebbe a verificare se le proposte del “gruppo di buon senso”, come scherzosamente si autodefiniscono, sono tali da determinare effettive e significative convergenze bipartisan.
A giudicare dalle reazioni, quella degli “amici di Vittorio e Luisa” viene vista come una cordata trasversale, più che bipartisan, di persone interessate anche ad accreditarsi come esperti di scuola nel circuito mediatico, in quello accademico, e anche in quello della consulenza alle scuole nel campo della progettazione dell’innovazione e della formazione dei docenti.