La contrattazione d’istituto deve avere l’ok dei revisori

Inizialmente c’era stata resistenza in campo sindacale di fronte ad una nota del Miur che richiamava l’obbligo di preventiva autorizzazione del contratto integrativo d’istituto da parte del collegio dei revisori.
L’obiezione sindacale nasceva dal fatto che il contratto d’istituto non riguarda solamente gli aspetti salariali ma anche aspetti organizzativi che non dovrebbero ricadere sotto la competenza dei sindaci.
Per di più la disposizione legislativa (art. 48 decreto legislativo 165/2001) invocata per tale intervento sui contratti d’istituto sembrerebbe riferirsi ai contratti nazionali più che a quelli delle singole istituzioni.
Alla fine però tutti hanno dovuto convenire che il controllo preventivo è dovuto anche per i contratti d’istituto e nel corso di un apposito incontro presso il Miur si è preso atto che la certificazione della compatibilità finanziaria dei contratti stipulati a livello d’istituzione scolastica compete al Collegio dei revisori dei conti (come il Miur aveva già affermato nella nota n. 367 del 2001).
Verrà ora inviata alle istituzioni scolastiche una nuova nota che dispone che, entro cinque giorni dalla stipula del contratto d’istituto tra RSU e dirigente scolastico, quest’ultimo dovrà trasmettere al Collegio il testo di accordo corredato da una relazione tecnico-finanziaria redatta dal Direttore dei Servizi Generali e amministrativi.
L’accordo diventerà contratto d’istituto dopo l’approvazione del Collegio o con il silenzio assenso dopo il termine di un certo periodo di tempo (che il Miur propone in 30 giorni ma che tutti i sindacati vogliono molto più contenuto).
I sindacati vogliono però che l’intervento dei revisori non entri nel merito di quegli aspetti contrattuali che non prevedono impegni economici.