La Cisl-scuola impugna la circolare sulla "sperimentazione" nella primaria

La circolare ministeriale che accompagna il decreto sull’avvio parziale delle riforma nelle due prime classi della scuola primaria non piace alla Cisl-scuola, che passa all’attacco, impugnando la disposizione davanti al TAR del Lazio.
L’impugnativa – come ha precisato un comunicato del maggiore sindacato scolastico – è relativa a quella parte della circolare n. 62 che, travalicando il contenuto del D.M. n. 61, prevede che le istituzioni scolastiche possano intervenire anche sugli assetti organizzativi della didattica, e ciò palesemente in contrasto con quanto previsto dall’art. 1 comma 1 dello stesso D.M. n. 61“.

Insomma, mentre il decreto, per il quale il Cnpi ha espresso voto favorevole a maggioranza grazie anche all’apporto della Cisl, va bene così com’è, la circolare ne avrebbe invece dilatato la portata con eccessiva disinvoltura, rendendo ancora più incerto il valore giuridico del decreto in assenza degli atti propedeutici indicati dalla legge n. 53.
Il passaggio contestato potrebbe riguardare la facoltà, rimessa alla libera decisione delle singole istituzioni scolastiche di “procedere anche alla revisione dei modelli organizzativi e ad una diversa articolazione delle attività didattiche, che reputino più funzionali alla migliore realizzazione degli obiettivi di apprendimento. In tale ambito, è altresì consentito arricchire le prestazioni professionali dei docenti, destinando maggiore attenzione alle funzioni tutoriali, al coordinamento didattico, alle attività laboratoriali, all’adozione del portfolio delle competenze dei singoli alunni.”
Il passaggio del decreto 61/2003, che sarebbe stato violato dalla circolare, è il seguente: le istituzioni scolastiche hanno facoltà di “avviare talune innovazioni coerenti con le linee di riforma…, limitatamente ai contenuti delineati nelle Indicazioni Nazionali per i Piani di studio personalizzati per la scuola primaria.”

Sembra di capire che l’oggetto del contendere sia lui, ancora lui, il docente tutor-coordinatore, l’ammazza-moduli che la Cisl-scuola non vuole nemmeno fuori dall’uscio.