Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Ius Scholae in arrivo. Con maggioranza Ursula?

La proposta di legge sulla riforma della cittadinanza legata alla frequenza scolastica (cosiddetta Ius Scholae o Culturae) ha concrete possibilità di essere approvata con una maggioranza diversa da quella che sostiene il governo Draghi. Sul testo presentato dal relatore Giuseppe Brescia (M5S), in discussione alla Camera, il centro-destra appare chiaramente diviso, come si evince dal fatto che Forza Italia ha presentato pochi emendamenti, in pratica uno solo (non basta frequentare un ciclo scolastico, occorre completarlo con successo), mentre Lega e Fdi (che però sta all’opposizione) hanno presentato una valanga di emendamenti soppressivi e ostruzionistici: 484 la Lega e 167 Fratelli d’Italia: 651 su un totale di 728.

Molti di questi emendamenti hanno un carattere strumentale se non provocatorio, come quelli che chiedono che la licenza media e la maturità debbano essere conseguite dagli studenti stranieri che aspirano alla cittadinanza italiana “con il massimo dei voti”, oppure con la media del 9, o ancora senza alcuna bocciatura. Altri emendamenti propongono per questi studenti un apposito esame scritto e orale volto ad accertare che essi conoscano la storia d’Italia, la cultura italiana, le “tradizioni popolari più rinomate”, la geografia, il patrimonio artistico, la moda, la musica e perfino “le sagre tipiche italiane”, mentre un solo emendamento richiede la conoscenza della Costituzione.

È dunque probabile che su questa proposta di legge, che ha un carattere fortemente identitario, la Lega si smarchi dalla maggioranza Draghi (anche per non lasciare troppo spazio al partito della Meloni), e che su di essa si formi una maggioranza “Ursula”, come quella che consentì l’elezione della popolare Von der Leyen alla guida della Commissione europea, comprendente quindi il M5S e Forza Italia oltre al PD di Enrico Letta.

In questa direzione va l’intervista rilasciata all’ANSA dal capogruppo di Forza in Commissione Affari costituzionali, Carlo Sarro, che ricorda che una delle proposte di partenza era stata presentata della deputata azzurra Renata Polverini. Anche per questo “non abbiamo presentato alcun emendamento soppressivo o ostruzionistico”.

Dalla eventuale approvazione della legge con la maggioranza “Ursula” non dovrebbero derivare conseguenza politiche, trattandosi di una iniziativa parlamentare e non del governo. Ma potrebbe trattarsi di un esperimento in vista di futuri nuovi equilibri politici, nel caso che le prossime elezioni si svolgano su base proporzionale, e non maggioritaria.

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