Iscrizioni scolastiche, il tormentone infinito

Dopo il lungo travaglio e l’attesa nervosa delle famiglie e delle scuole, la circolare sulle iscrizioni è finalmente uscita.
Chiuse le polemiche e soddisfatti gli interrogativi pendenti? Macché!
Messa la parola fine ai dubbi sul tempo pieno reclamato dai comitati dei genitori e degli insegnanti? No certamente, perché il futuro è ritenuto troppo incerto.
Insomma, nel pieno delle procedure di iscrizioni che stanno occupando in questi giorni le scuole fino al 31 gennaio, chiarite definitivamente le questioni sugli anticipi di iscrizione, ritornano invece i dubbi proprio sul tempo pieno e sul tempo prolungato.
I sindacati della scuola, i comitati in difesa del tempo pieno e l’opposizione parlamentare ritengono che quel tempo pieno varato, dopo alcuni emendamenti, dal ministro Moratti, secondo le linee del decreto legislativo all’esame delle Commissioni parlamentari e recepite in anticipo nella circolare sulle iscrizioni, non sia qualitativamente omologabile a quello attuale.
Il servizio di tempo scuola – affermano gli oppositori del ministro, molti dei quali hanno sostenuto la manifestazione nazionale a Roma di sabato 17 e le altre sul territorio – nella sua durata oraria settimanale è sì salvo, ma annulla il modello didattico-organizzativo esistente.
Ma c’è qualcosa di più. I sindacati confederali della scuola ritengono che la circolare, anticipando aspetti di un decreto legislativo che ancora formalmente non c’è, sia ad oggi un atto privo di copertura legislativa; e in ciò sono confortati dalle dimissioni (subito rientrate dopo un colloquio con il ministro Moratti) dell’on. Napoli di AN, relatrice di maggioranza del decreto in commissione istruzione della Camera, che aveva appunto visto nella circolare violazioni delle prerogative del Parlamento.
E così i sindacati hanno annunciato ricorso al Tar contro la circolare.
Ad ogni modo la circolare, in attesa della decisione del tribunale amministrativo continua a produrre ogni effetto, anche per tutto ciò che dispone sul tempo pieno. Le iscrizioni pertanto restano aperte.