Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Iscrizione di disabili? No, grazie, abbiamo già i dislessici

Da quando gli alunni BES (con bisogni educativi speciali) hanno trovato riconoscimento ufficiale e legittimazione per fruire di misure dispensative e strumenti compensativi nella scuola, sembra che sia in atto, soprattutto negli istituti paritari (ma non solo), un conflitto con gli alunni disabili.

Già l’anno scorso (e vi sono avvisaglie anche per quest’anno) alcuni istituti paritari della secondaria di II grado e anche alcuni convitti statali hanno fermamente respinto la richiesta di iscrizione di alunni disabili regolarmente certificati, giustificandosi con il fatto di avere già nel proprio istituto un numero consistente di alunni dislessici.

Alla protesta delle famiglie hanno risposto che le quote (?) di alunni disabili erano già coperte dai dislessici.

Una assimilazione di comodo chiaramente illegittima, giustificata, a quanto sembra, per mantenere elevati i livelli di qualità della scuola.  

L’illegittimità sta non solo nel rifiuto di iscrizione, ma anche nel fatto che il primo anno di iscrizione negli istituti di II grado rientra nell’obbligo scolastico.

Accade a Roma. Forse anche in altre parti d’Italia?

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