Invalsi. La scomparsa dell’ex presidente Giacomo Elias

La scorsa settimana è venuto a mancare Giacomo Elias, ingegnere, ordinario di fisica tecnica e presidente dell’Invalsi con il ministro Moratti ma anche, prima di assumere questo incarico, presidente UNI (Ente Nazionale Italiano di Unificazione), poi presidente CEN (Comitato Europeo di Normazione), e presidente ISO (International Organization for Standardization).

Insomma un tecnico a tutto tondo, come mostra il suo curriculum professionale, pieno di incarichi e  consulenze per aziende del settore meccanico e meccatronico.

Eppure proprio a questo ipertecnico il ministro Letizia Moratti affidò nel luglio 2001 la presidenza di un gruppo di lavoro (composto da Augenti, Bertagna, Bordignon, Chiosso, Cominelli, Flesca, Gentili, Gori, Murano, Ribolzi, Stefanini, Versari, Ugolini) incaricato di formulare una proposta per l’istituzione del Servizio nazionale di valutazione, riorganizzando a tal fine l’Invalsi. L’Istituto fu in effetti riorganizzato soprattutto per testarne l’idoneità a valutare sistematicamente la qualità del servizio reso dalle scuole attraverso la rilevazione dei livelli di apprendimento raggiunti dagli alunni in italiano (lingua materna), matematica e scienze, le stesse aree previste dall’indagine Ocse-Pisa per i quindicenni e da altre ricerche comparative come quelle della IEA.

Elias portò avanti con molta determinazione e con teutonico rigorismo metodologico i progetti pilota di valutazione (ce ne furono tre edizioni tra il 2001 e il 2004), che pur non essendo obbligatori per le scuole giunsero a coinvolgerne una buona parte, e contribuirono a diffondere se non la cultura almeno la conoscenza della valutazione di sistema. Dal 2004 la rilevazione degli apprendimenti divenne obbligatoria e nel 2005 Elias diventò presidente del rinnovato Invalsi fino al commissariamento dello stesso da parte del governo Prodi (ministro Fioroni) nel gennaio 2007.

La sua scomparsa, a 75 anni, è stata ricordata soprattutto da chi lo ha conosciuto come tecnico nel campo dei processi industriali. Della sua attività nel mondo della scuola pochi si sono ricordati. Letizia Moratti, in un necrologio sul ‘Corriere della Sera’, ha ricordato comunque “la grande generosità e rettitudine con cui l’amico Giacomo Elias ha sempre messo le sue competenze e la sua professionalità al servizio del Paese”.