Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Insegnanti di sostegno: un appello alle forze politiche

Alla vigilia delle elezioni politiche il CIIS (Coordinamento Italiano Insegnanti di Sostegno) rivolge un appello a tutte le forze politiche affinché, nell’attuazione del loro programma, “si facciano seriamente carico delle problematiche della scuola con particolare attenzione all’integrazione scolastica e sociale degli alunni/e in situazione di handicap e delle figure professionalmente coinvolte in questo importantissimo processo” (www.sostegno.org).
Il CIIS dà atto degli importanti progressi realizzati in Italia in materia di integrazione (istituzione della figura professionale dell’insegnante specializzato per le attività di sostegno, chiusura delle classi speciali e inserimento degli alunni/e in situazione di handicap nelle classi comuni), ma lamenta le “oscillazioni” verificatesi nei percorsi di formazione dei docenti di sostegno (corsi annuali, corsi biennali, corsi di 800, di 400 o di 700 ore), il continuo turn-over di insegnanti di sostegno, “determinato da logiche di rispetto formale delle graduatorie“, che impedisce la costruzione di una relazione solida fra docente e discenti, il mancato riconoscimento del ruolo di operatori, quali l’assistente ad personam e/o il facilitatore per l’autonomia e per la comunicazione, pur previsti dalla legge 104/92.
Tra le richieste avanzate dal CIIS c’è l’incremento fino a 800 ore del percorso facoltativo, attualmente di 400 ore, per gli insegnanti della scuola primaria e secondaria ai fini del conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno, corsi di formazione sulle tematiche dell’handicap e dell’integrazione per tutti i docenti curricolari, la contitolarità dell’insegnante specializzato all’interno del Consiglio di classe. C’è anche la richiesta, di difficile realizzazione, di “valutare la possibilità di istituire un corso di laurea triennale, specifico per le attività di sostegno“.

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