È un piatto un po’ strano ma abbastanza sostanzioso quello preparato dal Miur per le modifiche al decreto legislativo 59/2004 sul primo ciclo di istruzione, contenuto nel nuovo testo di schema di decreto per il secondo ciclo di istruzione presentato al CNPI per il richiesto parere.
Non c’è soltanto l’aumento orario dell’inglese (un’ora obbligatoria in più alla settimana) in tutte le classi dell’ex-scuola media, come avevamo anticipato nei giorni scorsi, ma anche la ridefinizione degli obiettivi specifici di apprendimento di questo insegnamento sia per la primaria sia per la secondaria di I grado.
Nell’occasione viene quantificato più esattamente anche l’orario settimanale (e annuale) di insegnamento per tutte le classi: un’ora alla settimana in prima della primaria, due-tre ore in seconda e terza, tre ore in quarta e quinta; tre ore in tutte le classi di secondaria di I grado a cui si aggiungono due ore settimanali per la seconda lingua comunitaria.
Il decreto modifica in parte anche gli Osa di scienze della secondaria di I grado, introducendo Darwin e l’evoluzionismo.
C’è anche un’integrazione per l’insegnamento dello strumento musicale con apposita quota obbligatoria aggiuntiva per gli alunni di secondaria di I grado che se ne vogliono avvalere.
Piatto sostanzioso, ma incompleto: non vi sono (per il momento) proposte di emendamento sulla tanto discussa figura del tutor.
Resta comunque una domanda di fondo: perché il ministro Moratti sta utilizzando una via impropria (decreto del secondo ciclo) per le modifiche al primo decreto legislativo, quando la legge le consente di farlo in via naturale? Teme di essere già in ritardo (scadenza al 3 settembre) e preferisce la perigliosa via del secondo ciclo per sfruttare un mese e mezzo in più?