Indicazioni nazionali: la posizione della DISAL

E’ in via di conclusione il serrato programma di audizioni promosse dal Ministero della P.I. sulla revisione delle Indicazioni nazionali relative al primo ciclo.

Nei giorni scorsi abbiamo dato sintetiche informazione sulle valutazioni presentate delle organizzazioni sindacali. Proseguiamo con le associazioni professionali, cominciando dalla DISAL (Dirigenti Scuole Autonome e Libere).

Sulla struttura delle nuove Indicazioni la DISAL considera irrinunciabili:

a- la centralità della persona dell’alunno,

b- l’essenzialità e la chiarezza nella riscrittura dei testi,

c- l’organicità del nuovo testo, limitando le aree e le discipline allo “zoccolo duro” essenziale ed eliminando le “educazioni”

d- la netta distinzione tra le conoscenze e le competenze essenziali e le discipline da una parte, e le abilità o competenze da raggiungere dall’altra.

A giudizio della DISAL la quota obbligatoria non dovrebbe superare il 60% dell’orario complessivo. Utile per le scuole viene giudicata, inoltre, la predisposizione di un glossario contenente le definizioni delle terminologie introdotte.

Il punto politico più delicato, quello che vede la DISAL più distante dalle posizioni espresse dai sindacati confederali, è però la richiesta di recuperare e potenziare la figura del tutor.