Indicazioni Nazionali 2025: nel questionario per le scuole aumenta lo spazio per i suggerimenti

Da 250 (meno di un tweet) il MIM passa a 2000 caratteri (spazi inclusi). Un aumento corposo allo spazio messo a disposizione per i suggerimenti e le osservazioni alla bozza delle nuove Indicazioni Nazionali che il Ministero di Viale Trastevere ha concesso in queste ore, probabilmente a seguito delle numerose critiche ricevute. Tuttoscuola aveva infatti subito segnalato nella consueta newsletter del lunedì mattina che nella parte C1 del questionario inviato alle scuole per avviare la consultazione, al termine di tutti i quesiti, era stato previsto un unico spazio apposito per “Suggerimenti e osservazioni” di massimo 250 caratteri, spazi compresi. Un limite considerato anche dalla Cisl Scuola insufficiente a fornire un parere costruttivo.

Il limite per le osservazioni fino a poche ore fa

Il limite per le osservazioni ora

Si concedono 250 caratteri (spazi compresi) per suggerimenti e osservazioni che – aveva fatto notare Ivana Barbacci, segretaria generale Cisl Scuola -, avendo per oggetto un testo di ben 150 pagine (il doppio delle precedenti Indicazioni), si configurano come una vera e propria mission impossible; peggio ancora, in questo modo si finisce per assecondare, se non incoraggiare, un approccio fazioso, fatto di giudizi sommari, trasformando le Indicazioni nazionali in un terreno di scontro politico ideologico, laddove sarebbe indispensabile farne il frutto di un confronto ampio, finalizzato a esiti quanto più possibile condivisi, senza la pretesa di imporre una propria, sempre opinabile, visione del mondo e della scuola“.

Anche la FLC Cgil sul limite presente nel questionario era stata molto critica: “E’ data la sola possibilità di riportare alla fine un commento di soli 250 caratteri. Peraltro, la compilazione del questionario può essere effettuata anche dal solo DS e/o suoi collaboratori compromettendo così la necessità di garantire gli spazi democratici di confronto nel Collegio“. 

Non solo sindacati. Ad esprimersi sulla questione dei 250 caratteri sono state nelle ultime ore anche diverse associazioni professionali: “Il questionario così come strutturato non dà possibilità di contribuire in modo autentico ad esprimere pareri e proposte per la revisione delle Indicazioni Nazionali risultando offensivo delle competenze e della professionalità della comunità educante”.

Insomma, il Ministero sembra aver accolto la richiesta di concedere più spazio per esprimere il proprio parere circa le nuove Indicazioni Nazionali. Basteranno 2000 caratteri per farlo?

Ricordiamo che Tuttoscuola e la Fondazione Agnelli hanno deciso di offrire congiuntamente un momento di incontro e riflessione al massimo livello, mettendo attorno a un tavolo il Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione del MIM Carmela Palumbo, la Coordinatrice scientifica della Commissione che ha redatto il nuovo testo Loredana Perla, il Coordinatore della Commissione incaricata della stesura delle “Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo d’istruzione” attualmente in vigore Italo Fiorin. Interverranno il direttore della Fondazione Agnelli Andrea Gavosto e il direttore di Tuttoscuola Giovanni Vinciguerra

Ne discuteranno in un webinar giovedì 27 marzo 2025 alle ore 17Iscrizione gratuita da qui.

Un’occasione per farsi un’idea ascoltando le voci e un confronto tra alcune figure chiave e autorevoli esperti e osservatori, che potrebbe essere sfruttata non solo da tutti gli operatori scolastici, ma in special modo dai dirigenti scolastici e dai docenti che si occuperanno di rispondere al questionario inviato dal Ministero alle scuole con la richiesta di partecipare alla consultazione. Sono numerose le scuole che stanno costituendo una commissione con il compito di elaborare un documento del Collegio docenti e di rispondere al questionario (ivi incluso il commento finale con “suggerimenti e osservazioni”), mentre altre si stanno attrezzando con altre modalità.

Tutte potrebbero trovare utile seguire il dibattito, in diretta o in registrata (la registrazione verrà inviata il giorno successivo agli iscritti), ascoltandolo insieme ai colleghi o singolarmente, per poi discuterne collegialmente.

L’appuntamento è dunque per giovedì 27 marzo 2025 alle ore 17Iscrizione gratuita da qui.

 

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