In Lombardia assunzioni dirette da parte delle scuole?

Valentina Aprea, neo assessore all’istruzione nella giunta regionale lombarda, dopo essersi dimessa da presidente della Commissione Cultura della Camera e da parlamentare, non ha perso tempo. Insediata da pochi giorni, alla sua prima seduta ha sferrato un colpo proibito: nelle scuole statali della regione vi sarà l’assunzione diretta dei docenti.

Il progetto accarezzato da tempo, ma rimasto a livello di dichiarazioni o di disegno di legge, ora potrebbe prendere forma e diventare presto operativo, anche se, a quanto sembra, a livello sperimentale.

Il governatore Formigoni nei giorni scorsi aveva già parlato di quel progetto in termini più radicali, ma con l’Aprea l’idea, pur subendo una repentina accelerazione, si è un po’ attenuata.

Mentre i sindacati della scuola dichiarano la loro contrarietà e qualcuno parla di incostituzionalità della legge, Aprea butta acqua sul fuoco (ma non troppo), ribadendo il carattere sperimentale del progetto legislativo e precisando che varrà, per il momento, per i contratti annuali e che, comunque, le modalità di attuazione verranno prima concordate con il governo.

Si prevede che in Lombardia a partire dal 2012-13 le scuole possono bandire concorsi per reclutare i docenti necessari a svolgere le attività didattiche annuali. Sperimentazione o provocazione?

Mentre una legge nazionale (dl sulle semplificazioni) balbetta sul potenziamento dell’autonomia delle istituzioni scolastiche, l’Aprea con Formigoni rilancia con un pezzo da novanta.

Sarà interessante ora rilevare le posizioni nazionali dei partiti e dei sindacati, immaginando tra questi ultimi un consenso pieno da parte dell’Anp (Associazione presidi) e una netta opposizione da parte dei sindacati degli insegnanti.