In caso di reati a scuola dirigenti e docenti hanno l’obbligo di denuncia

La preoccupazione educativo-formativa tipica degli insegnanti e dei dirigenti scolastici può giocare, a volte, brutti scherzi, quando, ad esempio, ci si trova di fronte a episodi negativi di cui sono protagonisti i ragazzi e che assumono natura di vero e proprio reato.
Nell’ambiente scolastico la prima preoccupazione è quella di educare, recuperare, contrastare e punire i ragazzi per comportamenti negativi, ma tutto questo non basta. La scuola deve denunciare i reati di cui è a conoscenza.

Lo hanno ricordato nei giorni scorsi, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario ad Ancona, il procuratore dei minori, Ugo Pastore e il procuratore generale Gaetano Dragotto, entrambi con un ruolo di primo piano nelle indagini su reati, per lo più di natura sessuale, commessi in alcune scuole marchigiane dagli studenti durante le ore di lezione.
Pastore ha auspicato che il ministero della Pubblica Istruzione richiami il personale scolastico “… ad una più puntuale ottemperanza ai doveri di denuncia e ad inviare ispezioni ministeriali negli istituti coinvolti“.

Anche il procuratore generale Dragotto si è detto preoccupato, per l’aumento dei casi di “devianza minorile, violenze di gruppo, diffusione di materiale pedopornografico”, ma soprattutto per il “ripetersi di omissioni di denuncia per reati perseguibili d’ufficio commessi in ambito scolastico“.