Il terrorismo può essere oggetto di studio?/2. Nel secondo ciclo…

Molto più caute in materia di terrorismo, o di tematiche riconducibili ad esso, appaiono al confronto le bozze di OSA riguardanti il secondo ciclo. E’ abbastanza sorprendente che nel testo non ufficiale che circola in viale Trastevere si dica in proposito di meno di quello che il decreto legislativo n. 59/2004 dice per i due livelli del primo ciclo.

E’ vero che si tratta di bozze, che potrebbero quindi essere modificate o integrate dopo i fatti di Londra, ma è anche vero che esse sono state redatte dopo gli eventi dell’11 luglio 2001 (Twin Towers) e dell’11 maggio 2004 (stazione di Atocha a Madrid). E’ come se si intendesse suggerire ai docenti maggiore cautela, se non l’elusione del problema del terrorismo, quando essi si trovano di fronte a giovani di 14-19 anni.

Ecco tutto quello che con qualche fatica si può ricavare in proposito dalle bozze di OSA (Educazione alla Cittadinanza):

conoscenze: “I diritti umani nella cultura, nella storia dell’umanità e negli ordinamenti giuridici nazionali e internazionali“; “diritti dell’uomo, diritti dei popoli nel contesto dei processi di internazionalizzazione, di globalizzazione e di interdipendenza“; “le organizzazioni internazionali: statuto giuridico, ruoli e funzioni“;

abilità: “Rintracciare, nella Dichiarazione universale dei diritti umani e nelle costituzioni italiana ed europea, principi e valori in base ai quali affrontare conflitti, rivendicare diritti ed esercitare doveri nella vita scolastica, sociale, economica e politica contemporanea“; “Riconoscere in casi e situazioni concrete l’azione delle organizzazioni internazionali e i problemi relativi all’aiuto allo sviluppo e al mantenimento o al ristabilimento della pace“.

Questo è tutto e, come si vede, è poco. Troppo poco.