Il sindaco Renzi bacchetta il PD per le critiche al merito

La proposta del ministro Profumo di premiare il merito degli studenti ha provocato un coro di critiche soprattutto negli ambienti della sinistra. Critiche che forse sono andate oltre il contenuto della proposta, intaccando il principio meritocratico.

E proprio contro questa posizione assunta da esponenti del PD si scaglia ora il sindaco PD di Firenze, Matteo Renzi nella sua neglette settimanale.

Non riesco a capire alcune polemiche che il mio partito ha fatto contro la riforma Profumo – scrive Renzi – “e ho trovato incredibile che il Pd, autorizzato non si sa bene da chi, abbia preso posizione contro l’idea di destinare almeno una quota delle risorse a meccanismi di incentivazione del merito”.

Non discuto le proposte di Profumo in quanto tali – prosegue Renzi -. Ci saranno altre sedi per farlo. Contesto il principio per cui scuola pubblica e merito sarebbero inconciliabili, come sostengono autorevoli professori universitari intervenuti sulla materia e meno autorevoli ex ministri della pubblica istruzione”.

Di quali ex-ministro parla, visto che in posizione critica sulla proposta Profumo sono intervenuti due ex-ministri dell’istruzione, Berlinguer e Fioroni?

Sembra di capire che l’affermazione di Renzi su quel “meno autorevoli ex-ministri” sia da riferire al secondo che pur è stato il primo, a suo tempo, di sdoganare il merito.

Io – aggiunge il sindaco PD – a una scuola che non riconosce il merito non credo. Come faccio a dire ai ragazzi: ‘impegnatevi, studiate, giocatevela. E però non è importante migliorarsi?”

Non ho voglia di vedere i miei figli educati nella logica del sei meno o del diciassette e due figure – conclude Renzi -. La scuola deve rimuovere gli ostacoli che stanno davanti ai più deboli. Ma non deve tarpare le ali di chi può, e per me deve, fare di più.”