Il primo decreto per la riforma/4: servono nuove risorse?

Se la questione del conflitto moduli-tutor può trovare soluzione, quella invece adombrata dall’ex-sottosegretario alla P.I. Giovanni Manzini sulla possibile mancanza di copertura finanziaria, se fondata, potrebbe avere invece maggiori difficoltà di essere appianata in tempi brevi.
Da quel che risulta, il decreto legislativo proposto dalla Moratti non dovrebbe comportare spese aggiuntive (che, in tal caso, avrebbero bisogno di un’apposita norma preventiva di finanziamento). Tremonti però, visti i precedenti dei risparmi per il contratto della scuola, forse vuol vederci chiaro e potrebbe aver chiesto tempo per controllare.
La legge di riforma, peraltro, gli dà ragione, perché proprio uno dei commi (il n. 8, art. 7) aggiunti in sede di approvazione a febbraio prevede esplicitamente che “I decreti legislativi … la cui attuazione determini nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica sono emanati solo successivamente all’entrata in vigore di provvedimenti legislativi che stanzino le occorrenti risorse finanziarie.
Se è vero che il rinvio a venerdì prossimo della discussione del decreto è motivato anche da questa verifica del ministro dell’economia, il ministro Moratti non ha da stare allegra, perché potrebbe verificarsi un preoccupante allungamento dei tempi di approvazione o addirittura, se si rendesse necessaria l’approvazione di un’apposita legge finanziaria di copertura (che difficilmente potrebbe essere approvata in breve tempo) il rinvio di attuazione della riforma stessa al 2004-2005. Per evitare il rinvio la Moratti avrebbe in quel caso due sole possibilità: modificare i contenuti del decreto o convincere il ministro Tremonti a chiudere gli occhi.
L’attesa del Consiglio dei ministri di venerdì prossimo si carica quindi di pesanti preoccupazioni per il ministro dell’istruzione.