Il PIL per l’istruzione in Europa

Quanta ricchezza del Paese è investita in istruzione? La Commissione europea, nel fissare a Lisbona nel 2000 gli obiettivi di qualificazione e potenziamento dei sistemi scolastici e formativi dei Paesi aderenti non ha quantificato obiettivi precisi, ma ha impegnato i Paesi aderenti a riservare risorse per l’istruzione, quale investimento per lo sviluppo e per la creazione della società della conoscenza.

Mediamente il Paesi dell’Unione hanno investito nel 2006 poco più del 5% del Pil nell’istruzione (5,05%), un magro 0,1 punti in percentuale in più rispetto al 2000.

Vediamo la situazione Paese per Paese. Vi sono Paesi, come ad esempio la Danimarca o l’Islanda, che hanno investito più del 7% del  prodotto interno lordo in istruzione; ma ci sono anche Paesi, come, ad esempio, la Romania, la Slovacchia e il Lussemburgo che hanno investito meno del 4% del PIL.

L’Italia nel 2006 ha investito il 4,73% del Pil in istruzione, cioè 0,2 punti in percentuale più di quanto investito nel 2000.

Germania, Regno Unito, Francia, Belgio e Olanda hanno investito più dell’Italia. La Spagna ha investito quasi mezzo punto in percentuale meno dell’Italia. L’Islanda e Cipro investono più del 7% di Pil per l’istruzione; la Danimarca addirittura quasi l’8%. Investono più del 6% della loro ricchezza interna la Svezia, Malta, la Norvegia, la Finlandia e il Belgio.