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Il PD chiede chiarimenti sul tetto per gli stranieri

Sulla questione del tetto del 30% per gli stranieri regna tuttora una certa confusione, anche perché molte persone si sono limitate a leggere i titoli di agenzia o i commenti di altri, ignorando la circolare n. 2/2010 del Miur che regola la delicata materia.

Probabilmente anche lo stesso ministero ha contribuito a questo fatto, anticipando di un paio di giorni la pubblicazione della circolare con comunicati stampa e lanci di agenzia che non andavano al di là del titolo.

Di questo stato di non chiarezza (e di non lettura dei documenti) è prova anche l’iniziativa della senatrice del PD, Vittoria Franco, che ha voluto vederci chiaro, richiedendo al presidente della Commissione istruzione del Senato, Guido Possa, di invitare il ministro Gelmini a riferire in commissione e a fornire “informazioni precise sulla questione del tetto del 30 per cento di bambini immigrati nelle classi“.

La senatrice Franco, componente della commissione Istruzione, ha dichiarato “Abbiamo letto versioni diverse sul tema e sappiamo delle enormi difficoltà che avranno molti istituti a seguire questa regola. In molti territori, infatti, la percentuale di presenza di bambini immigrati è superiore al 30 per cento. Come la ministra intende risolvere questo problema? Gelmini non è stata chiara e sulla vicenda c’è tuttora molta confusione. Soprattutto, vorremmo che la questione della giusta e necessaria integrazione non creasse conflitti con il principio di uguaglianza sancito dalla Costituzione“.

La presunta non chiarezza del ministro (perché ministra?) è da riferirsi probabilmente alle dichiarazioni rilasciate nel corso di un’intervista in cui ha affermato che gli stranieri nati in Italia non sono da computare nel tetto del 30%, mentre nella sua circolare, in termini più restrittivi, si afferma che la loro presenza autorizza l’innalzamento del limite del 30%.

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