Il nuovo vertice della Crui

Marco Mancini, rettore dell’università di Viterbo, è stato eletto giovedì scorso a larga maggioranza (62 voti su 69) presidente della Crui, la Conferenza dei rettori, subentrando a Enrico Decleva,  rettore dell’università statale di Milano.

La stretta collaborazione con il suo predecessore (Mancini è stato negli anni della presidenza Decleva segretario generale della Crui) fa prevedere una sostanziale continuità di linea, confermata peraltro dalle sue prime dichiarazioni: nessuna ostilità preconcetta verso la riforma e il ministro, del quale dà anzi un giudizio nettamente positivo (“una persona dotata di grande determinazione, sono certo che ci sarà una buona collaborazione, e i primi segnali mi sembrano ottimi”, ha detto in un’intervista al Corriere della Sera).

La linea della contestazione dura della riforma, sostenuta dal suo competitore Attilio Mastino, alla guida dell’ateneo di Sassari, ha preso solo 7 voti, meno di quanti lasciassero prevedere le prese di distanza di non pochi rettori dalle posizioni di disponibilità verso la riforma sostenute dal presidente uscente e dallo stesso Mancini.

Nei prossimi mesi il ministro dovrà varare una serie di importanti provvedimenti attuativi della riforma, per molti dei quali l’orientamento della Crui potrebbe essere determinante. Evidentemente la grande maggioranza dei rettori ritiene che sia meglio provare a influire sul processo di implementazione della riforma piuttosto che cercare di ostacolarla.