
Il nuovo liceo/7: 11.500 cattedre in meno
Se si osservano i nuovi orari dei licei riformati, si può rilevare che quantitativamente assomigliano molto a quelli dei “vecchi” ordinamenti, quando, ad esempio, nelle classi del ginnasio l’orario settimanale era di 27 ore (effettive) e passava a 28, 29 nel liceo oppure era di 25 ore nelle prime del liceo scientifico, 27 nelle seconde per poi arrivare a 29 e 30 nelle classi successive.
Ma i vecchi ordinamenti sono rimasti in forma residuale; per lo più le sperimentazioni, quelle che hanno adottato i “programmi Brocca”, hanno cambiato i diversi licei portandone l’orario settimanale verso le 34 ore e più.
Saranno quindi gli sperimentali attuali a risentire maggiormente delle modifiche di riforma. Ne risentiranno meno i ragazzi, perché in moltissimi casi, per causa di forza maggiore, le 34 e più ore settimanali, previste solo sulla carta, sono quasi ovunque state ridotte a circa 30, con l’accorgimento di ridurre mediamente di 10 minuti ogni ora (senza doverla recuperare).
Il cambiamento colpirà, invece, i docenti (soprattutto quelli degli sperimentali che sono la maggior parte) per i quali il numero delle cattedre veniva calcolato sulla base dell’orario nominale di 34 e più ore. Il calo dell’orario determinerà il calo di organico.
Sarà soprattutto la riduzione di orario dei bienni iniziali a lasciare il segno, perché è nel biennio iniziale che si concentra la maggior riduzione d’orario (in quasi tutti i licei 27 ore settimanali).
Si può stimare che in prima applicazione nel 2010-11, quando andranno contestualmente a riforma i primi due anni di corso, si potrebbe arrivare ad avere una riduzione complessiva stimata intorno alle 6.200 cattedre; gradualmente negli anni successivi si potrebbe avere una ulteriore riduzione annua oscillante tra le 1.800 e le 1.700 cattedre (5.300 complessive nel triennio), conseguendo nell’arco del quadriennio 2010-2013 una riduzione massima di cattedre stimabile intorno alle 11.500 unità.
Una riduzione di organico a cui sono da aggiungere quelle già calcolate nelle settimane scorse per la riforma dei tecnici (3.730 dal 2010 che diventeranno in tutto quasi 9 mila a regime nel 2013). In tutto circa 20 mila posti in meno entro il 2013 tra licei e tecnici.
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