Il ministro Mazzella: sforzarsi di chiudere il contratto

“Stiamo cercando di chiudere il contratto della scuola”. E’ fiducioso, il ministro della Funzione pubblica Luigi Mazzella, che ha parlato a margine del convegno dei giovani imprenditori Confapi, sulla possibilità di serrare la trattativa per il contratto della scuola. Ma invita a non avere fretta. “Bisogna fare degli sforzi – afferma
Mazzella -, occorre quella stessa pazienza da certosino usata per il contratto degli statali”. Gli ostacoli successivi da superare sono i contratti per il parastato e gli enti locali, settori dove Mazzella si augura di “arrivare a un’intesa”.

Ma i sindacati restano sul piede di guerra. Lo Snals ha confermato lo sciopero della scuola di lunedi’ 24 marzo e ha fatto “appello a tutti i docenti e agli Ata per una totale partecipazione all’iniziativa di protesta”. Lo sciopero – ha detto Fedele Ricciato, segretario generale dello Snals – “è una scelta obbligata dopo che dal Governo non è arrivato nessun segnale per risolvere le rivendicazioni poste dal personale della scuola. Lo Snals – prosegue – denuncia la grave incoerenza del Governo che dovrà avviare la riforma degli ordinamenti senza aver creato le condizioni affinché il personale sia valorizzato anche economicamente con la chiusura del contratto, senza assicurare le nuove assunzioni programmate e una seria politica di formazione e aggiornamento a sostegno delle innovazioni”.

Per questo – conclude Ricciato – lo Snals “rivendica l’immediata chiusura del contratto utilizzando tutte le risorse certe e disponibili, secondo l’impegno formalmente assunto dal Governo; l’emanazione dei provvedimenti autorizzativi per le immissioni in ruolo, ormai indifferibili, su tutti i posti vacanti disponibili; la tutela degli organici sospendendo i tagli che di fatto mettono in forse l’esercizio del diritto allo studio e le pari opportunità”.