Il M5S incassa 18 sì a ordini del giorno e si astiene al Dl Istruzione

Per i senatori del Movimento si tratta di un "nuovo oltraggio alla Costituzione, impedito serio esame Senato"

Il governo ha accolto 18 ordini del giorno del Movimento 5 Stelle con proposte concrete per la scuola ma siccome questo non basta ci siamo astenuti.  Molto del lavoro svolto dal gruppo del MoVimento 5 stelle si è arenato nelle secche create da una maggioranza sempre più smarrita, ma ancor più grave è che a causa di ciò si sia arenato anche il tentativo di ridisegnare un paesaggio, rimettere la scuola, l’Università e la Ricerca dentro una visione d’insieme, affrontandone la complessità e le derive più spinose“.

Lo hanno affermato in una dichiarazione congiunta i senatori pentastellati della commissione Cultura e Istruzione Michela Montevecchi, Fabrizio Bocchino, Laura Bignami e Manuela Serra, argomentando la posizione assunta dall’M5S sulla conversione in legge del decreto Istruzione della ministro Maria Chiara Carrozza.

Denunciamo a gran voce – hanno dichiarato i senatori M5S – l’ennesimo oltraggio alla Costituzione. Un oltraggio ancora una volta perpetrato tramite lo svilimento del ruolo legislativo di una delle due camere del Parlamento, questa volta il Senato, offendendo il principio del bicameralismo perfetto”.