Il lento declino del sindacalismo autonomo nella scuola/1. Confederali pigliatutto

Tra qualche giorno si conosceranno i dati ufficiali e definitivi delle recenti elezioni per le RSU. Come di consueto, Tuttoscuola avrà occasione di svolgere in modo approfondito considerazioni su quegli esiti, tenendo conto anche delle variazioni intervenute rispetto alle ormai lontane precedenti elezioni del 2006.

Tuttavia, sui dati ufficiosi che stanno uscendo, non smentiti, dalle più importanti centrali sindacali, vogliamo anticipare una riflessione.

La crescita dei consensi a favore dei sindacati confederali sembra inarrestabile. Nel 2000 Cgil-Cisl-Uil raccoglievano il 60% dei voti nella scuola, nel 2003 il 68%, nel 2006 hanno toccato il tetto del 70%, nel 2012 le stime indicano una percentuale cumulata vicina al 75%: 3 elettori su 4 votano un sindacato confederale. Uno spostamento di voti a danno dei sindacati autonomi: Snals e Gilda, per prendere i principali, nel 2000 ricevevano in tutto le preferenze del 30% degli elettori, mentre supererebbero di poco il 20% in quest’ultima tornata.

E’ chiaro insomma a danno di chi è avvenuto il rafforzamento dei sindacati confederali, che non si sono sottratti voti tra loro.