Il Garante della privacy detta le regole per il portfolio

Dopo aver esaminato la situazione, molto differenziata, della compilazione del portfolio delle competenze da parte delle scuole, il Garante della privacy, nel provvedimento del 25 luglio scorso, detta regole e principi a cui le istituzioni scolastiche dovranno d’ora in poi conformarsi.

Il Garante ricorda che lo stesso MIUR, appositamente contattato nel giugno scorso, ha convenuto sulla necessità di raccogliere nel Portfolio «dati personali esclusivamente se pertinenti e non eccedenti e, nel caso dei dati sensibili, solamente se indispensabili per la valutazione e l’orientamento dell’alunno».

Il Garante fornisce precise indicazioni che le scuole dovranno rispettare, a cominciare dal fatto che le finalità per cui vengono utilizzati dati personali per il portfolio sono quelle che fanno del portfolio uno strumento didattico per favorire solo la personalizzazione dei processi formativi scolastici, ma non utilizzabile, ad esempio, per l’individuazione del profilo psicologico degli alunni o per la raccolta di informazioni sul loro ambiente sociale e culturale di provenienza.

Il trattamento di dati personali è consentito solo per raggiungere le finalità individuate dalla legislazione di riforma.

La raccolta, l’esame, l’annotazione e l’eventuale registrazione di dati devono essere effettivamente pertinenti e non eccedenti rispetto alla finalità di valutazione dell’alunno.

Il trattamento di dati sensibili va attuato solo se indispensabile per valutare il processo formativo.

Il Garante elenca nel suo provvedimento i comportamenti da tenere in ordine alla predisposizione del modello di portfolio, all’informazione agli interessati, all’istruzione per la compilazione, ai presupposti per inserire i dati sensibili, alla designazione degli incaricati, alla sicurezza dei dati, alla garanzia dell’esercizio dei diritti e alla conservazione dei dati.

Dispone anche che le istituzioni scolastiche private, a differenza di quelle statali, devono acquisire il consenso specifico, preventivo e scritto da parte degli esercenti la potestà.

Il Miur viene invitato a recepire le prescrizioni del Garante nella nota esplicativa che verrà inviata a tutti gli istituti scolastici.