Il calendario scolastico travolto dalla neve/3. L’emergenza annulla gli obblighi di servizio?

La neve ha avuto effetti negativi, come si sa, sulla regolarità delle lezioni. Sono poche le città che non hanno dovuto chiudere le scuole a seguito di ordinanze specifiche dei sindaci.

Vi sono stati anche casi, come quello della prima nevicata su Roma, in cui il sindaco non ha disposto la chiusura delle scuole, bensì soltanto la sospensione dell’attività didattica, come succede, ad esempio, in caso di sciopero parziale da parte del corpo insegnante con scuole che restano aperte per accogliere e assistere gli alunni che comunque si presentano (nel caso di sciopero parziale l’attività a scuole aperte viene disposta dal capo d’istituto).

Con scuole aperte e attività didattica sospesa causa neve, quali sono gli obblighi di servizio del personale?

Per gli insegnanti la risposta è molto chiara, visto che tra le loro competenze rientra anche l’onere della vigilanza sui minori. A scuola aperta con la didattica sospesa i docenti dovevano tutti essere presenti e occuparsi in vario modo dei loro alunni.

Per il personale Ata qualcuno ha sollevato dubbi circa tale obbligo, visto che la sospensione delle attività didattiche riguarda appunto i docenti.

Ma se a scuola vi sono alunni (e potrebbero esserci tutti) debbono esserci per le normali incombenze di pulizia, vigilanza e interventi vari anche i collaboratori scolastici (bidelli).

Per il personale amministrativo degli uffici la neve a scuole aperte non ha annullato i normali impegni di servizio, l’eventuale chiamata per sostituzione di personale docente assente, lo sportello per i genitori. D’altra parte, quando in corso d’anno nelle scuole non vi sono attività didattiche (vacanze natalizie, pasquali, estive, ecc.) il personale Ata è regolarmente in servizio.