Il bluff dei bidelli con i diplomi falsi scoperto da un dirigente intraprendente

Acquisivano certificazioni e diplomi contraffatti nei pressi di casa e, per non destare sospetti, li utilizzavano lontano, sicuri di farla franca, scalando – posizione su posizione – le graduatorie d’istituto del personale ATA, attribuendosi punteggi veri con autocertificazioni non veritiere.

Il falso era costruito nel salernitano da un istituto scolastico privato di Nocera Inferiore “ad andamento carsico”, cioè di quelli che nascono, scompaiono e riappaiono, caso mai con nuova denominazione e sotto forma di istituto paritario. Un falso che, grazie, all’autocertificazione, finiva per nascondersi nel punteggio della graduatoria, dove i numeri, come si sa, sono neutri e non parlanti, a prova di verifica.

La legge prevede che i controlli sulle autocertificazioni vengano fatti a campione (quando vengono fatti) e non è sempre chiaro se questa competenza sia degli uffici scolastici provinciali, della scuola capo-rete incaricata di predisporre le graduatorie oppure del dirigente scolastico dell’istituto in cui gli interessati, grazie alla graduatoria alterata, ricevono un contratto di lavoro a tempo determinato.

Ma il dirigente scolastico dell’istituto comprensivo di Bosco Chiesanuova (Verona), forse insospettito, ha voluto vederci chiaro e si è rivolto all’ufficio scolastico provinciale di Salerno per accertare l’attendibilità della documentazione prodotta.

Ritenendo fondata la segnalazione, l’Ufficio scolastico regionale campano ha condotto ulteriori indagini e ha scoperto la frode.

Contratti revocati e procedimenti amministrativi, possibili interventi della Procura per le dichiarazioni relative al casellario giudiziario.

Ma, come riferisce “Il Messaggero”, sembra che i casi non siano isolati e si parla di un centinaio di casi nel Veneto. Anche gli Uffici scolastici di Lombardia, Piemonte, Emilia, Toscana e Calabria hanno avviato indagini.

Probabilmente vi è un sommerso coperto dal criterio delle autocertificazioni che deve essere scoperto e perseguito, perché i falsi sono diventati un sistema pressoché impunito che danneggia le scuole e soprattutto il personale in posizione regolare di graduatoria.

Ci vuole ben altro del controllo a campione: ci vogliono tanti altri dirigenti scolastici come quello di Bosco Chiesanuova, con senso dello Stato e della giustizia.