Il 23 settembre ‘Notte bianca’ contro la Buona scuola e incontro coi sindacati

‘Notte bianca della scuola’. Domani, a partire dalle 16.30 presidio davanti al Miur con fiaccolata finale per protestare contro la ‘Buona scuola’. In concomitanza con le iniziative in molte città italiane, nell’ambito della notte bianca della scuola pubblica, promossa dall’assemblea nazionale di Bologna del 6 settembre: gruppi, comitati, associazioni e liberi cittadini partecipano al presidio, concomitante con l’incontro (previsto alle ore 17,00) che i sindacati avranno con il ministro Giannini sull’applicazione della legge 107 (nella convocazione sono fissati i temi all’ordine del giorno: Formazione dei docenti e anno di prova; Sistema di formazione iniziale e accesso al ruolo nella scuola secondaria; Valutazione dei dirigenti scolastici; Fondi di funzionamento: nuovi criteri di riparto dall’anno scolastico 2016-2017; Laboratori e  Piano Nazionale Scuola Digitale).

Si realizzeranno Cartoline itineranti della scuola statale: un set fotografico, seguito dalla lettura corale degli articoli della Costituzione, per ribadire il prosieguo della lotta e della resistenza alla 107 per la sua marcata incostituzionalità. Il presidio, annunciano gli organizzatori, sarà collegato con quello al Senato, contro l’attacco contro la Costituzione.

In particolare, i gruppi coinvolti nella fiaccolata chiedono una scuola statale di qualità che sia ambiente di apprendimento e non di competizione: contro il “comitato di valutazione” e i presidi-manager; l’assunzione a tempo indeterminato di tutti i precari, contro il demansionamento e la precarizzazione dei docenti, in difesa delle graduatorie: no al piano-ricatto/truffa del Governo Renzi; il ripristino dell’orario scolastico e i relativi posti di lavoro prima dei tagli della Gelmini; la difesa e il rinnovo del contratto collettivo nazionale della scuola e per l’aumento del salario ai livelli europei.

Contestano, inoltre le deleghe in bianco al Governo; l’avviamento precoce al lavoro gratuito previsto nell’alternanza scuola-lavoro; la privatizzazione della scuola dell’infanzia statale e comunale e dei nidi; i privilegi alle scuole paritarie e per il “senza oneri per lo Stato”;l’entrata dei privati nella scuola e la  formazione di scuole di serie A, B, C: per una manifestazione nazionale della scuola e uno sciopero generale unitario contro le politiche di tagli economici e di aggressione ai diritti dei lavoratori e delle lavoratrici e alla democrazia del Governo Renzi e di quelli precedenti. Tra i promotori Assemblea delle scuole di Roma, Autoconvocati scuola, Comitato per il sostegno alla Legge di iniziativa popolare Per la Buona scuola per la Repubblica, Coordinamento precari scuola, Illumin’Italia, Unicobas, USI.