I tempi dei bandi si allungano oltre il previsto

Dopo che il ministro Giannini ha fatto capire che le proposte del CSPI per la modifica dei bandi di concorso non saranno tenute in considerazione – anche se il suo sottosegretario Faraone è stato più possibilista – al ministero dell’istruzione, dove tutto dovrebbe essere pronto per il lancio dei concorso, si aspetta soltanto il Decreto del Presidente della Repubblica (DPR) che dovrà regolamentare le nuove classi di concorso.

A parte il fatto che il presidente Mattarella, come risulta dal sito ufficiale del Quirinale, non ha ancora firmato il decreto, ci sarà inoltre, come per prima ha anticipato Tuttoscuola, l’ulteriore passaggio autorizzativo della Corte dei Conti, in quanto il dpr ha natura regolamentare.

Occorreranno probabilmente 10-15 giorni, prima che quel DPR, firmato dal Presidente e registrato dalla Corte dei conti, possa essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

Soltanto dopo tale pubblicazione potrà essere emanato – due o tre giorni dopo? – il decreto ministeriale dei bandi. A quel punto saremo arrivati alla fine del mese di febbraio.

Da quel momento si potranno scandire i tempi per le procedure concorsuali, a cominciare dal fatto che, come previsto da tutti i concorsi, saranno necessari trenta giorni per la presentazione delle domande da parte dei candidati.

In base al numero di candidati per i diversi settori e per le varie classi di concorso, tenendo conto della loro distribuzione sul territorio nazionale, l’Amministrazione dovrà predisporre la logistica  per lo svolgimento delle prove scritte e determinerà le date per lo svolgimento di tali prove.

Se tutto va bene saremo arrivati a metà aprile.

E pensare che la legge aveva lasciato intendere che gli scritti sarebbero stati a metà gennaio …