I tagli sulla scuola del decreto Bersani ci sono o no?

Dopo il botta e risposta tra il ministro Fioroni e il segretario della Cisl-Scuola Scrima sui presunti tagli sulla scuola previsti dal decreto legge n. 223/2006, cosiddetto “Bersani”, continua la querelle: i tagli ci sono o no?

Se lo chiede la Flc-Cgil che per prima gettò il grido di allarme, dopo aver scoperto, tra le 70 cartelle di allegati, alcune previsioni inquietanti sui tagli di spesa per la scuola.

Abbiamo assistito – dice il sindacato di Panini – ad un vero e proprio giallo tra smentite del Ministro Fioroni e notizie varie. La querelle continua tuttora. A distanza di una settimana, quindi, una domanda sorge spontanea: ma i tagli ci sono oppure no?
La risposta è positiva. I numeri si sa sono un po’ noiosi, ma in casi come questi, schiacciano le parole!

La Flc pubblica quindi sul proprio sito (www.flcgil.it) una dettagliata scheda che dimostrerebbe che gli accantonamenti (cioè le cifre non impegnate che devono essere restituite allo stato entro il 30 novembre 2006) e i tagli alla spesa pubblica di cui parla l’art. 25 del “decreto Bersani” riguardano anche le unità previsionali di base delle scuole.

Dopo aver precisato alcuni dettagli sulla disposizione normativa, il sindacato conclude: “… questo nostro approfondimento sui numeri rafforza la nostra richiesta di modifica al Decreto Legge prima della sua conversione. Gli effetti negativi dei tagli alle scuole – circa 6 milioni di euro su base annua – risentiranno inevitabilmente dei tagli agli uffici scolastici regionali – circa 4 milioni di euro su base annua – la cui funzionalità non è neutra per le scuole e per il personale“.

Decreto Bersani e DPEF, conclude la Flc, non possono chiedere ulteriori sacrifici alla scuola e agli altri settori della conoscenza che, come ha sostenuto lo stesso ministro Fioroni, hanno “già dato”.