I prof italiani chiedono più aggiornamento e lamentano troppa burocrazia

Gli insegnanti italiani sono soddisfatti della propria professione, bravi a mantenere l’ordine in classe, tollerano anche la burocrazia, che comunque è troppa, chiedono formazione: è questo il quadro degli insegnanti italiani che emerge dall’indagine internazionale Ocse-Talis sulla percezione che i docenti hanno del loro ‘status’.

L’indagine, diffusa oggi dalla Uil scuola, è stata condotta in 23 paesi su un campione di insegnanti e presidi di scuola superiore di primo grado.

Il 95% dei docenti italiani di scuola media dichiara di essere appagato del proprio lavoro anche se lamenta di dover utilizzare il 14% del tempo per mantenere l’ordine in classe.

I docenti italiani esprimono una diffusa domanda di formazione, superiore di 10 punti alla media dei colleghi delle altre nazioni, ma la ricerca mostra che invece è ancora basso, rispetto al dato medio, il numero di insegnanti coinvolti in attività di sviluppo professionale.

Alla luce dei risultati dell’indagine, il segretario generale della Uil scuola, Massimo Di Menna, ritiene che “la classe politica, i governi dovrebbero operare in modo da sostenere, supportare, agevolare il lavoro dei docenti“. “Si dovrebbe fare in modo – afferma – che questa professione sia considerata un valore, una risorsa positiva del paese, quale gli insegnanti di fatto sono“.