I nuovi compensi per le Commissioni di concorso/3: le variabili responsabilità e tempo

I nuovi compensi, anziché essere conseguenti ad un aumento automatico proporzionale sulle singole voci (precedente ipotesi), potrebbero essere determinati da alcune variabili, come, ad esempio, la rilevanza delle responsabilità delle singole figure all’interno della commissione oppure il peso del tempo impiegato nello svolgimento di tutte le procedure concorsuali.

La voce più rilevante, quella del compenso base per i componenti della commissione, valorizza la responsabilità del presidente e dei commissari.

Il compenso base potrebbe essere più marcato per il presidente (dirigente scolastico), come avviene negli esami di maturità dove il presidente percepisce un compenso onnicomprensivo di 1.249 euro. Analogo (se non identico) trattamento dovrebbe essere previsto anche per i membri delle sottocommissioni

Un’ipotesi alternativa potrebbe, invece, considerare e valorizzare la variabile tempo. Se si vogliono considerare gli impegni che le Commissioni devono dedicare a tutti gli adempimenti concorsuali, in aggiunta agli obblighi di servizio dei suoi componenti (si pensi a tutti gli adempimenti di fine anno del dirigente scolastico), si dovrà rivedere, ad esempio, l’impegno riguardante sia le correzioni delle prove scritte sia lo svolgimento delle prove orali.

Per la correzione della prova scritta, escludendo i due quesiti in lingua straniera che, in quanto a risposta chiusa, consentono un esame rapido, ciascuno dei sei quesiti a risposta aperta deve essere soppesato, valutato discrezionalmente con assegnazione di un voto compreso in un range prefissato.

Sei quesiti e sei valutazioni per ogni candidato. Può bastare mezzora a candidato? Se i candidati sono 500, occorrono circa 250 ore di tempo per la correzione che, con un impegno di 6 ore al giorno, comportano 40 giorni utili di tempo per concludere l’intera correzione.

Stando alla precedente regolamentazione dei compensi quel lavoro di correzione era compensato con ½ euro (50 centesimi); con la nostra prima ipotesi sarebbe compensato con 1,74 euro. Però potrebbe essere ulteriormente aumentato, se si vuole valorizzare il tempo dell’incarico.

Per lo svolgimento della prova orale che prevede un impegno di ascolto, di interazione di valutazione di almeno 45 minuti a candidato, il tempo complessivo non è indifferente, perché nel caso dell’esempio precedente di 500 candidati per una commissione chiamata a correggere altrettanti pacchetti di quesiti, se viene ammesso all’orale il 60%, cioè 300 candidati, occorre circa un’ora di tempo per candidato da esaminare all’orale (compresa l’assegnazione del voto e la verbalizzazione). Alla media di 5-6 candidati al giorno, occorrono tra i 50 e i 60 giorni di impegno complessivo. Ma c’è di più. La commissione deve predisporre le tracce in base alle quali i candidati dovranno presentare una lezione simulata. Ogni commissione deve predisporre preventivamente un numero di tracce pari tre volte al numero dei candidati da esaminare: 300 candidati, 900 tracce.

Il tempo non è, dunque, una variabile indifferente per i commissari dei concorsi con molti candidati.