I genitori sono una risorsa per la scuola. Va definito, però, con chiarezza il loro livello di partecipazione nella elaborazione del progetto educativo dell’istituto e nel governo del sistema scolastico e formativo. Questo il messaggio uscito dal seminario nazionale che la Margherita ha tenuto a Roma sul tema il 24 gennaio scorso.
Fiorella Farinelli, responsabile del Dipartimento istruzione ed università del partito presieduto da Francesco Rutelli, ha sottolineato che il successo degli alunni è strettamente legato alla capacità di cooperazione di tutte le componenti del processo educativo, senza confusione e sovrapposizione di ruoli.
E’ giusto e auspicabile – è emerso nel convegno – che i genitori concorrano alla definizione del progetto d’istituto e alla valutazione dei risultati ma in un quadro in cui sia ben chiaro che la sua declinazione didattica è competenza esclusiva dei docenti che la esercitano in piena libertà professionale.
Del resto, genitori e insegnanti dovrebbero esseri consapevoli che l’apprendimento dell’alunno va oltre il legittimo diritto individuale per diventare un bene pubblico in quanto la crescita civile e culturale del singolo è determinante per il progresso del Paese.
Ogni genitore, come è scritto nella Costituzione, è titolare del diritto di provvedere all’educazione e all’istruzione dei propri figli, ma anche del dovere di contribuire al successo complessivo del sistema scolastico e formativo. A questo fine occorre promuovere la partecipazione dei genitori, non solo singolarmente ma anche in forme associate.
Giovanni Manzini nell’intervento di chiusura dei lavori ha sottolineato che le questioni connesse alla riforma degli organi collegiali possono trovare soluzione solo all’interno di una riorganizzazione territoriale dell’offerta formativa che impone di fare chiarezza sulle competenze e sulle responsabilità dei soggetti istituzionali coinvolti nel governo del sistema. Va definita – ha proseguito Manzini – “la questione della governance dell’intero sistema scolastico e formativo e dell’attuazione della autonomia scolastica… che ha avvicinato la scuola al territorio, ma non ancora integrato la scuola con la società ed i sistemi produttivi“.