I docenti di Adro dicono no al simbolo leghista nella loro scuola

L’attenzione della stampa locale e di quella nazionale è ancora presa dalla polemica per i simboli leghisti collocati nella scuola di Adro e dalla presa di posizione contro la decisione del sindaco di “occupare” con quasi 700 simboli del “Sole delle Alpi” la nuova scuola elementare.

Fin dall’inizio della vicenda il dirigente scolastico dell’istituto e lo stesso dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale di Brescia avevano espresso disagio e contrarietà all’iniziativa del sindaco leghista di Adro. Ora tutto il personale della scuola, riunito in assemblea, ha dichiarato unanimemente: “La politica stia fuori dalla scuola e tuteliamo gli alunni”.

Contro i simboli si sono schierati anche i docenti della scuola cattolica della “Madonna della neve” di Adro che accoglie più di mille studenti. «Nella nostra scuola – ha precisato padre Gino criticando l’altra iniziativa del sindaco di imbullonare i crocefissi nelle aule della nuova scuola – il crocifisso è la sintesi del messaggio cristiano, modello da vivere, non un simbolo per dividere. Nelle nostre aule non c’è mai stato né ci sarà mai un simbolo di partito: Cristo apre le braccia a tutti».

I sindacati della scuola unitariamente denunciano «con fermezza la grave situazione che si sta verificando. Decorare il nuovo edificio con i simboli di un partito, quindi di una parte, indigna e offende tutti i cittadini che credono in una scuola pubblica, laica, democratica e libera da ogni strumentalizzazione politica. Marchiare una scuola con i simboli utilizzati da un qualsiasi partito, in questo caso la Lega Nord, porta la memoria lontano nel tempo e pone il problema, su cui tutta la comunità civile deve riflettere, del ruolo educativo delle istituzioni scolastiche e del senso dello Stato: la scuola è un bene comune, non può diventare proprietà privata di qualsiasi parte.”

I fatti di Adro trovano tra i partiti una generale contrarietà e critica che sta portando la Lega ad un sostanziale isolamento.

Il Pd ha presentato una interrogazione parlamentare e sarà in piazza ad Adro sabato mattina con alcuni esponenti per dar vita ad una manifestazione contro quella che chiamano «l’occupazione politica leghista della scuola pubblica, per chiedere la cancellazione dei simboli e il ripristino della legalità, con tricolori e bandiere».

Anche esponenti del Pdl saranno presenti ad Adro, annunciando anche un intervento sul dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale. Il rappresentante locale del Pdl ha dichiarato che “il fatto verificatosi è di una gravità assoluta e va a toccare i principi fondamentali della civiltà e della democrazia”.

Gruppi di cittadini di Adro si stanno riunendo per mettere a punto iniziative per far rimuovere quei simboli e sono pronti ad inviare al Presidente della Repubblica una lettera in cui intendono chiedere che vengano ripristinati la legalità, il rispetto e la democrazia secondo i principi ispiratori della Costituzione.