I divari territoriali da colmare con gli interventi previsti dal PNRR

Questo che sta per cominciare dovrebbe essere l’anno scolastico di avvio operativo del PNRR.

Anzi, dovrà essere l’avvio delle prime misure di attuazione anche per il sistema di istruzione (la Missione 4, come il documento ufficiale la identifica) per corrispondere agli impegni e agli obblighi imposti dall’Unione a garanzia dei cospicui finanziamenti previsti.

Tra i tanti obiettivi ve n’è uno che, per le misure di attuazione previste, si presenta con una carica dirompente sul piano sociale e fors’anche sindacale: “la riduzione dei divari territoriali nei cicli I e II della scuola secondaria di secondo grado

La misura prevede:

  • Misurare e monitorare i divari territoriali, anche attraverso il ricorso obbligatorio dei test PISA/INVALSI;
  • ridurre i divari territoriali in Italia per quanto concerne il livello delle competenze di base (italiano, matematica e inglese), inferiore alla media OCSE, in particolare, nel Mezzogiorno.

In primo luogo, con questo progetto si persegue il potenziamento delle competenze di base degli studenti, a partire da un’analisi degli andamenti scolastici, con l’obiettivo di garantire un livello adeguato (sopra la media UE) di almeno 1.000.000 di studenti all’anno (per 4 anni), anche per mezzo dello sviluppo di un portale nazionale formativo unico.

La misura prevede:

  • personalizzazione dei percorsi per quelle scuole che hanno riportato livelli prestazionali critici;
  • azioni di supporto mirate per i relativi dirigenti scolastici, a cura di tutor esterni e docenti di supporto (per italiano, matematica e inglese) per almeno un biennio;
  • mentoring e formazione (anche da remoto) per almeno il 50% dei docenti.

Dove sta la parte dirompente che potrebbe incontrare resistenze anche in ambito sindacale?

L’aver individuato nei dirigenti scolastici e nei docenti delle scuole i cui alunni registrano maggiori criticità i destinatari delle attività di formazione, orientamento e mentoring. Che equivale a ritenere che la principale causa del divario territoriale nelle competenze degli alunni (e il rimedio per sopperirvi) risiede  all’interno del mondo scolastico. Discorsi difficili e quindi inconsueti nella scuola. Staremo a vedere.

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