I diritti in uscita: la scuola incontra la comunità

La didattica delle Indicazioni Nazionali per il curricolo sottolinea l’importanza per la scuola dell’infanzia e del primo ciclo di partire sempre dalla realtà in cui è immerso l’alunno, per promuovere percorsi formativi di qualità. Nel paragrafo “Per una nuova cittadinanza” si legge chiaramente che “la scuola si apre alle famiglie e al territorio circostante, facendo perno sugli strumenti dell’autonomia scolastica, che prima di essere un insieme di norme è un modo di concepire il rapporto delle scuole con le comunità di appartenenza, locali e nazionali”.

Il rapporto scuola – comunità è forse un dei nodi cruciali che la scuola oggi si trova a vivere. Intrecciare e sviluppare reti con le famiglie e con gli stakeholder presenti sul territorio aiuta a considerare la scuola come soggetto credibile ed affidabile e, contemporaneamente, capace di rispondere alle necessità che il territorio presenta.
Non una “Scuola fortino” come sostiene Italo Fiorin, ma una “Scuola ponte” capace di dialogare con i soggetti istituzionali e non del proprio contesto territoriale.

La didattica e la governance scolastica in questa dimensione si intrecciano, sia nella fase della progettazione che nella realizzazione di unità di apprendimento e, più in generale, di percorsi didattici di qualità.

Per dare coerenza a quanto progettato è importante che tutta la scuola sia coinvolta, attuando in pieno la dimensione del curricolo verticale, inteso come insieme coerente di azioni rivolte all’intero istituto scolastico. Dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di primo grado, se parliamo di Istituti comprensivi è possibile ragionare su tematiche uniche, calibrandole sulle esigenze e considerando le età dei diversi alunni. Tuttoscuola intende promuovere e condividere buone prassi che riescono a concretizzare al meglio quanto auspicato nelle Indicazioni Nazionali.

Nel quadrante est di Roma, l’Istituto Comprensivo “Tullio de Mauro”, ha organizzato la propria proposta formativa e didattica partendo da un problema concreto: come promuovere la dimensione dei diritti umani? Come aiutare bambini della scuola dell’infanzia e primaria e ragazzi della scuola media a ragionare, riflettere e condividere su problematiche attuali e cruciali come quella del diritto alla vita, alla libertà allo sviluppo e crescita personale?

Le iniziative sono state molteplici e hanno tenuto conto della diversità dei linguaggi specifici dei vari ordini di scuola. I ragazzi della scuola media hanno discusso in Campidoglio di questi temi con altri loro coetanei qualche mese fa, i bambini dell’infanzia hanno lavorato in sezione e i ragazzi della primaria si sono confrontati cooperando.

Un lungo lavoro che oggi, 28 febbraio, si conclude con l’incontro festoso tra i bambini in maschera e la comunità territoriale. Il tema dei diritti da lontano e teorico si fa concreto, vivo e condiviso. Con le loro maschere i bambini incontreranno i soggetti del territorio, le istituzioni, gli anziani, i negozianti e racconteranno la bellezza del loro lavoro e come è possibile, oggi più di ieri promuovere una coscienza viva e concreta della difesa dei diritti umani. In questa scuola, ci piace dirlo, scuola e territorio si incontrano, dialogano, si arricchiscono, crescono reciprocamente.