I compiti vanno fatti in classi più piccole

Sul tema dei compiti a casa e per le vacanze toccato nei due articoli Ocse-Pisa, per studenti italiani molti compiti a casa e Troppo studio a casa, preside propone lo ‘sciopero dei compiti’,   pubblichiamo l’intervento del lettore Dario Sebastiano Pagano.

Invitiamo altri lettori interessati a intervenire sul tema, o a offrire nuovi spunti di dibattito, a scriverci come di consueto a botta_e_risposta@tuttoscuola.com.

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La Campagna “Basta Compiti” contiene molte verità e quindi, in generale, è condivisibile. Ritengo, da genitore e da insegnante, che effettivamente vi è un’esagerazione nell’assegnare i compiti da svolgere a casa. Mio figlio di 8 anni inizia a fare i compiti alle ore 15,00 circa  e termina alle ore 19,00/20,00.

Effettivamente è assurdo!  Ritengo fondamentale che gli alunni lavorino a scuola seriamente, lasciando come impegno domestico solo alcuni approfondimenti di discipline orali e pochissimi compiti. Spesso succede che le nostre classi sono numerose (27/28 alunni) con la presenza di 2/3 alunni portatori di handicap. La gestione di classi italiane (“caos”), classi diverse da quelle della Finlandia (15 alunni), non sempre è facile.

Nelle nostre scuole italiane molti alunni sprecano le 4/5 ore di lezione non per studiare ma per giocare. Di conseguenza diventano necessari i compiti a casa per fare ciò che non si è fatto a scuola. L’unica via da seguire per poter diminuire l’eccesso di compiti è ridurre il numero di alunni per classe e puntare a far lavorare seriamente tutti gli alunni nel contesto scolastico.