I candidati ammessi con riserva rischiano di perdere il concorso a dirigente?

La finanziaria 2007 ha previsto (comma 619) che si procede alla nomina sui posti previsti dal concorso ordinario a dirigente scolastico sia nei confronti dei candidati “normali”, sia anche nei confronti dei “candidati in possesso dei prescritti requisiti ammessi con riserva a seguito di provvedimento cautelare in sede giurisdizionale o amministrativa”.

La norma non ha disposto esplicitamente una sanatoria delle situazioni degli ammessi con riserva con conseguente annullamento dei giudizi pendenti. Giudizi che, quando saranno pronunciati, potrebbero anche non essere favorevoli.

Un primo giudizio sugli ammessi con riserva è arrivato ora dalla sentenza definitiva emessa dal Tar Lazio e pubblicata il 5 marzo 2007 (sentenza n. 1263/05 del 3 luglio 2006) su un ricorso a suo tempo presentato da 66 candidati campani esclusi (come altre migliaia di candidati in tutta Italia), perché non avevano raggiunto il punteggio minimo per essere ammessi alle prove concorsuali.

Dopo la sospensiva che aveva consentito l’ammissione con riserva, il Tar, nella sentenza di merito, respinge ora il ricorso e, di fatto e di diritto, annulla quindi l’ammissione con riserva.

Si pone ora un interessante interrogativo: la sentenza sarà applicata cancellando dal concorso tutti gli ammessi con riserva oppure la sentenza non avrà alcun effetto perché la legge ha sanato le situazioni?