Guerriglieri o ragazzotti? Gelmini modera Brunetta

La definizione di “guerriglieri” (verosimilmente con riferimento alla guerriglia urbana) usata ieri dal ministro Brunetta per stigmatizzare il comportamento di gruppi di studenti universitari che si sono scontrati con la polizia è stata ridimensionata prima dallo stesso ministro, che li ha declassati al rango di “ragazzotti in cerca di sensazioni“, e poi dal ministro Gelmini, che ha proposto una sorta di interpretazione autentica del linguaggio del collega di governo.

Il ministro Brunetta, come tutti sanno, a volte usa toni forti e provocatori“, ha detto Gelmini, “ma certamente condivide la preoccupazione per quanto è avvenuto e l’auspicio che l’università sia sempre il luogo del dialogo e non della violenza”.

Mi auguro vivamente che gli episodi di ieri della Sapienza non si ripetano più“, conclude il ministro, “il diritto di manifestare va sempre rispettato ma la democratica dimostrazione del dissenso non può mai trascendere nella violenza, che non può mai essere accettata”.