Guerre tra poveri/2. Ma solo il 2,83% dei docenti immessi in ruolo viene dalle SSIS

Anche i “sissini” si sono organizzati per difendere i loro interessi, e una delle associazioni alle quali hanno dato vita, l’ANaDoSS (Associazione Nazionale Docenti Specializzati e Specializzandi), ha provveduto ad elaborare i dati di fonte ministeriale, relativi ai docenti immessi in ruolo sulla base delle graduatorie permanenti nel 2005/2006, constatando che tra i 34.777 complessivamente nominati solo 985 provenivano dalle SSIS, pari al 2,83%.
Una percentuale dunque assai bassa, che non giustifica affatto, secondo la citata Associazione, le accuse di “favoritismo” (i famosi 30 punti in graduatoria) lanciate verso aspiranti docenti che hanno scelto di dedicare altri due anni, oltre la laurea, a completare la propria preparazione mediante la frequenza di corsi di specializzazione all’insegnamento.
Abbastanza significative sono le differenze tra le diverse Regioni, indicative della diversa consistenza del precariato “storico“: solo 30 sissini ce l’hanno fatta in Campania (0.88%, zero in provincia di Benevento), contro 62 (8.13%, 41 in provincia di Udine) nel Friuli-Venezia Giulia.
L’ANIEF (Associazione Nazionale Insegnanti ed Educatori in Formazione), un’altra associazione che raccoglie i sissini, con il sostegno dell’ANP, rivendica perciò una maggiore attenzione per gli ormai 140.000 specializzati, gli unici in Italia, sostengono, che ricevono una specifica preparazione professionale, come nelle migliori esperienze europee. Perciò l’ANIEF ha presentato alcuni emendamenti al testo della Finanziaria 2007 (www.anp.it).