Green pass del personale scolastico ai banchi di prova: primo giorno senza troppi problemi, pochi i docenti respinti

Lo scorso 1° settembre è iniziato un nuovo anno scolastico segnato dal Covid. Il Green pass per il personale scolastico ha fatto il suo debutto, e alcuni docenti sono stati respinti dal dirigente scolastico della propria scuola. Si è trattato comunque di pochi casi isolati, nella maggior parte dei casi l’anno scolastico è iniziato senza problemi secondo quanto ha confermato anche il Ministero dell’Istruzione: “Sono poche decine i casi di docenti o componenti del personale Ata che al 1° settembre non erano in regola con il Green pass al momento dell’ingresso nella loro sede scolastica”, stando anche ai dati che stanno arrivando in queste ore dagli uffici territoriali. Intanto, sono 138.435 (pari al 9,55% del totale) i lavoratori della scuola ancora in attesa della prima dose di vaccino, quasi 80 mila in meno rispetto ad un mese fa, quando erano oltre 220 mila. E continua la corsa ai giovani.

Green pass personale scolastico: prof respinti a Torino

A Torino i professori respinti sono stati due perché in possesso di una certificazione medica non ritenuta valida dal preside, contro il quale è partita anche una denuncia Carabinieri. “Io e una mia collega, ma so che ce ne sono anche altri e personale Ata nella stessa situazione, ci siamo presentati a scuola con un certificato di esenzione vaccinale redatto da un medico di medicina generale, cioè quanto previsto dalla normativa vigente e dalla circolare del preside. Lo stesso, però, ha rifiutato di riconoscerne la validità dicendo che la certificazione non era stata fatta dal mio medico curante“, ha raccontato uno dei due docenti respinti, Giuseppe Pantaleo. “La normativa, però, prevede che la certificazione possa essere rilasciata da un medico di medicina generale, non specifica che debba essere quello curante. Oltretutto il medico firmatario aderisce alla campagna vaccinale anti Covid, quindi la mia certificazione ha tutti i requisiti”, ha spiegato ancora il prof.

Green pass per il personale scolastico: vietato l’ingresso ad alcuni docenti a Genova

Docenti respinti anche a Genova: “Abbiamo avuto mediamente 2-3 casi per scuola, per la maggior parte risolti con un tampone. Solo in poche circostanze c’è stato il rifiuto netto di esibire il Green pass, ma non si contano nemmeno sulle dita di una mano – riferisce a Genova24.it Angelo Capizzi, riferimento genovese dell’Associazione nazionale presidi -. Uno dei problemi è che alcune farmacie danno il risultato del tampone ma non sono collegate con la Asl, quindi non rilasciano il codice per il Green pass”. 

Una decina gli insegnanti rimandati a casa in Toscana e Friuli in quanto privi di Green pass

In Toscana e Friuli-Venezia Giulia, invece, i prof rimandati a casa perché senza Green pass sarebbero stati invece una decina.

Senza Green pass educatrici a Milano

A Milano, secondo quanto riporta IlSole24Ore, due educatrici di un nido e di una scuola dell’infanzia hanno trovato le porte chiuse perché non in possesso del Green pass. 

Controlli Green pass: presidi ottimisti

Antonello Giannelli, presidente dell’Anp, l’Associazione Nazionale Presidi, si dice ottimista: “Ritengo che ci siano tutte le condizioni per fare decisamente meglio rispetto all’anno precedente – spiega -, il vaccino ha cambiato tutto e sicuramente si userà molto meno la dad, che verrà applicata in eventuali casi di cluster”.

In aumento i vaccinati tra il personale scolastico

Intanto, secondo il report settimanale aggiornato al 27 agosto del Governo, sono 1.266.800 i docenti e il personale che hanno fatto la prima dose, pari all’87,41%, ai quali si aggiungono 43.953 persone (90,45%) che hanno fatto il vaccino monodose. In totale il personale scolastico completamente vaccinato ammonta a 1.221.536 (84,29%). Restano situazioni molto diverse a livello regionale: si va, ad esempio, dal Lazio e dall’Abruzzo che hanno oltre il 97% di personale con almeno una dose fatta, ai fanalini di coda di Bolzano (provincia) con il 36,09% che non ha fatto neanche la prima dose, Sardegna (32,68%) e Calabria (29,80%).  Continua, invece, la ‘corsa’ dei ragazzi a vaccinarsi: ormai quasi il 60% degli under 19 ha fatto almeno la prima dose e anche i ventenni proseguono a buon ritmo con il 76% che è parzialmente vaccinato, percentuale superiore sia a quella dei trentenni (71,5) che a quella dei quarantenni (75%). 

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